Roberta Calandra Counselling

“Essere se stessi, incontrare gli altri, raccontandosi”

Il termine  counselling è un’attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare (empower) le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. La terapia converge sul singolo ambito di problema, non interviene in senso lato sulla personalità complessiva del cliente. Io ne ho studiato varie declinazioni: gestalt, arteterapia, costellazioni familiari e credo fortemente che la scrittura in sé, se opportunamente guidata, possa avere un valore terapeutico.

Ciò che oggi troviamo efficace più che in altre fasi storiche, è infatti il racconto, la narrazione di sé,più che il ricordo di un trauma o la scoperta di una presunta verità sul proprio passato. Il counselling aiuta infatti a ridefinirsi nelle proprie potenzialità presenti e a guardare diversamente al proprio progetto di vita, rimodellandolo.

La Narrazione di Sé

Come definiresti la tua vita in questo momento: una commedia, un dramma, un western, un film di fantascienza, un cartone animato, una finale dei mondiali, un documentario un po’ noioso, una favola di quelle che non fanno dormire la notte?
Ti piacerebbe riscriverne parte del copione, indirizzarla verso un differente finale da quello che temi?

Come scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, autrice, counsellor, arteterapeuta, costellatrice e ripetutamente paziente di terapeuti diversi a seconda del momento vissuto e allieva di molteplici, grandiosi maestri, imparo per prima che il percorso di automiglioramento, per non utilizzare l’ambiguo termine “guarigione” è per tutti noi potenzialmente infinito.
Esistono senz’altro però, per ognuno di noi, degli snodi cruciali, degli eventi apparentemente insormontabili, che aprono o riaprono antiche ferite costituzionali, la cui elaborazione potrebbe determinare una svolta particolarmente positiva nella nostra vita, come invece una pericolosa caduta, dalla quale diventa difficile rialzarsi, o farlo senza perdere un pezzo. Il counselling si occupa di trasformare i pezzi che abbiamo paura di perdere, aiutandoci a riorganizzare (empower) le nostre preziose risorse interiori, di aiutarci a entrare in contatto con un’essenza nascosta, per prendere decisioni basate sul coraggio, la saggezza e l’autenticità del nostro sé profondo.

La scrittura è in tal senso un aiuto assolutamente insostituibile, per chi abbia voglia di sperimentarlo. Che la verità storica di un evento, ovvero ciò che è accaduto, non coincida quasi mai con la verità narrativa dello stesso, ovvero come lo raccontiamo, è un dato ormai assodato per ogni corrente di psicologia e psicoanalisi contemporanea e numerose tradizioni sciamaniche e rituali in genere di altre culture ci insegnano come ‘rinominare’ una condizione possa farla ripercepire fino ad alternarne sostanzialmente l’evoluzione. Il metodo delle costellazioni familiari integra poi ogni incontro con la sua insostituibile capacità di cogliere e ridisegnare l’energia sottostante al fenomeno analizzato. Gli incontri di gruppo, i seminari a tema, come le sedute individuali, patteggiate in moduli limitati ed eventualmente ripetibili, possono aiutare chi ne ha il desiderio a lavorare su un desiderio irrealizzato, come su un dolore che si fatica ad affrontare, modificandone la struttura, la sostanza, il ritmo, il tono, il finale, proprio come per un’opera d’arte, modificando artisticamente la tua momentanea mancanza di visione, il tuo temporaneo senso d’impotenza.